Virtuoso e virtuale
Non c'era argomento scientifico di cui non fosse a conoscenza.
Si vantava di essere liberale e libero, volle essere fino a rinunciare (caso unico in Italia) alla titolarità della farmacia che fu di suo padre. Al perché della rinuncia mi rispose che non era nato per fare il commerciante.
Come suo padre, amò la musica e la fece amare anche ai suoi amici perché suonava, divinamente, e "a orecchio". Suonare divinamente "a orecchio" è un lusso che pochissimi possono permettersi e, con questa sua virtù, rese più allegri e gradevoli i tanti festini cui partecipammo, in gioventù, compagni e fratelli sinceri.
Esperto, amante del buon vino. Il "Toscano" (Angelo Salvi) prendeva il pullman per andare a Chiusano dove, gli avevano detto, vendevano un ottimo vino. Tonino era capace di arrivare fino a Genova per la stessa ragione; capacissimo, però, di conservare la sobrietà con la quale diventava protagonista nelle inevitabili dispute ad alto livello culturale.
Fu il primo, a Nusco, ad essere attirato dal computer (n.d.r. Tonino preferiva il termine calcolatore) e ne divenne maestro, tanto da creare programmi che gli avrebbe invidiato anche Bill Gates. Noi tutti abbiamo avuto bisogno di lui per far ripartire il nostro apparecchio "misteriosamente" fermatosi; e lui per tutti e in ogni momento fu sempre disponibile.
L'Istituto di Montella, dove Tonino insegnava, lo ha voluto giustamente ricordare (nonostante fosse già da anni in pensione) per essere stato uno dei suoi migliori insegnanti.
Ecco chi era il mio amico Tonino Ebreo. Potrei dire ancora moltissimo di lui. Certamente non direi tutto. Certamente direi la verità.
Certamente non sarei retorico.
Mi piace, perciò, immaginare che nella zona del Paradiso nella quale Tonino ora risiede, tra breve, anche gli Angeli di "una certa età" abbandoneranno il metodo tradizionale e incominceranno a parlare d'amore ON LINE.
Andrea Sichinolfi
Non c'era argomento scientifico di cui non fosse a conoscenza.
Si vantava di essere liberale e libero, volle essere fino a rinunciare (caso unico in Italia) alla titolarità della farmacia che fu di suo padre. Al perché della rinuncia mi rispose che non era nato per fare il commerciante.
Come suo padre, amò la musica e la fece amare anche ai suoi amici perché suonava, divinamente, e "a orecchio". Suonare divinamente "a orecchio" è un lusso che pochissimi possono permettersi e, con questa sua virtù, rese più allegri e gradevoli i tanti festini cui partecipammo, in gioventù, compagni e fratelli sinceri.
Esperto, amante del buon vino. Il "Toscano" (Angelo Salvi) prendeva il pullman per andare a Chiusano dove, gli avevano detto, vendevano un ottimo vino. Tonino era capace di arrivare fino a Genova per la stessa ragione; capacissimo, però, di conservare la sobrietà con la quale diventava protagonista nelle inevitabili dispute ad alto livello culturale.
Fu il primo, a Nusco, ad essere attirato dal computer (n.d.r. Tonino preferiva il termine calcolatore) e ne divenne maestro, tanto da creare programmi che gli avrebbe invidiato anche Bill Gates. Noi tutti abbiamo avuto bisogno di lui per far ripartire il nostro apparecchio "misteriosamente" fermatosi; e lui per tutti e in ogni momento fu sempre disponibile.
L'Istituto di Montella, dove Tonino insegnava, lo ha voluto giustamente ricordare (nonostante fosse già da anni in pensione) per essere stato uno dei suoi migliori insegnanti.
Ecco chi era il mio amico Tonino Ebreo. Potrei dire ancora moltissimo di lui. Certamente non direi tutto. Certamente direi la verità.
Certamente non sarei retorico.
Mi piace, perciò, immaginare che nella zona del Paradiso nella quale Tonino ora risiede, tra breve, anche gli Angeli di "una certa età" abbandoneranno il metodo tradizionale e incominceranno a parlare d'amore ON LINE.
Andrea Sichinolfi
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