Pensare a Tonino è come ripercorrere un pezzo della propria esistenza, tante e diverse sono le passioni che lui ha condiviso con intere generazioni. Genio della musica, ascoltarlo suonare rannicchiato sul piano, con l’immancabile sigaretta in bocca, era il miglior modo per trascorrere le fredde serate invernali. A lui ci rivolgevamo per svelare incomprensibili sequenze di accordi musicali, suonare con lui ci inorgogliva molto, oltre che arricchire le nostre conoscenze.
Poi venne la fotografia…, ed al buio della camera oscura si discuteva sulle tecniche di ripresa o sulle caratteristiche delle apparecchiature fotografiche. Il suo temperamento rispettoso e “super partes” riusciva sempre a conciliare le posizioni antitetiche, la sua presenza era rassicurante ed ambita.
Un uomo buono, di una intelligenza straordinaria che lo rendeva interlocutore ideale per ogni argomento di conversazione, spaziava dall’informatica alla musica, dalla medicina all’elettronica con cognizione di causa e supporto scientifico, senza mai mostrare presunzione, ma solo grande disponibilità.
Con l’avvento dei computer divenne subito il riferimento per tanti giovani che volevano aprire una finestra su questo nuovo mondo: lui pazientemente curioso ascoltava ogni problema e si prodigava per cercarne la soluzione, che poi puntualmente trovava.
Vedendo la sua foto di anni addietro sul blog mi sono reso conto che non avevo mai pensato a Tonino da giovane, perché per me giovane lo è sempre stato, giovane nell’animo e nella mente, giovane e prematura la sua dipartita, giovane sarà sempre il ricordo di lui.
Ciao Tonì
Antonio R.
1 commento:
Parole semplici e bellissime...
Rob
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